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Gabriele Lastrucci

Gabriele Lastrucci è nato a Prato nel 1977. Si è laureato in Filosofia all’Università di Firenze con una tesi sul poeta-filosofo Giacomo Leopardi. Per più di dieci anni ha svolto il lavoro di libraio nella propria città.

Ha collaborato, scrivendo articoli su arte e letteratura del ’900, con il mensile culturale fiorentino “Il Governo delle Cose” diretto da Gianni Conti e Franco Cardini.

Nel 2009, presso la Libreria Mondadori di Prato, ha tenuto una serie di conferenze sulla letteratura del Novecento, dai titoli:

Svevo, Gadda, Fenoglio: L’Altro Novecento Italiano; Da Kafka a Hrabal: Praga magica nella letteratura del Novecento; Bruno Schulz e L’Epifania dell’Essere; Bulgakov, Cortazar, Marquez: Alle radici del Realismo Magico; Böll, La Rochelle, Henry Miller: L’opera d’arte tra clochardismo e perdizione; Robert Walser e Joseph Roth: Le spinose facce del mittel-europa; Dostoevskij, Hamsun, Strindberg: Verso il Novecento; Malaparte, Céline, Bernhard: L’Altro Novecento; Dino Campana e Paul Celan: Quasi L’Eternità; Carlo Collodi verso Buzzati e Calvino: Fiaba come Poesia.

Tra il 2003 e il 2017 ha scritto e pubblicato numerosi Libri di poesie tra i quali si ricordano:

Il Delirio dell’Ora, Edizioni della Meridiana, Firenze 2005; La Campana di Costole, Pentalinea Editore (Bardamu Editore), Prato 2006-2007-2009; Contro-Verso, Claudio Martini Editore, Prato 2011; Bruciante Fiore di Vivere, Claudio Martini Editore, Prato 2013; Una Folle Smania d’Universo, Claudio Martini Editore, Prato 2015; Dolente Fiore d’Estasi, Claudio Martini Editore, Prato 2016.

Sulla sua opera si sono espressi, in diverse occasioni pubbliche, importanti scrittori e intellettuali, tra i quali: Carlo Caporossi, Giuseppe Panella, Giuseppe Vannucchi, Umberto Cecchi, Paolo Magelli, Tommaso Santi e Sandro Veronesi.

Nel 2016 è stato insignito del premio ''Diploma d'Onore con Menzione d'Encomio'' al ''Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti 2016'' per il libro Dolente Fiore d'Estasi, pubblicato nello stesso anno.

Poesia di forte valenza Orfico-Oracolare, intima, lucida e visionaria a un tempo, l’opera di Lastrucci si distingue per la sua lacerante tensione verso l’Infinito e l’Assoluto, con uno sguardo che brucia, come un nero lampo d’Estasi, nel perpetuo e originario fuoco del Nulla che tutto Crea e che tutto, folle principio finalistico e vivificante, Distrugge.

Come filosofo Lastrucci discende, seppur con il carattere unico e solitario di un apolide metafisico, dal grande corso del pensiero tragico europeo (Leopardi-Nietzsche-Cioran).

Contro-Verso: il Disperante Canto del Caos (Claudio Martini Editore, Prato 2017), oltre ad una cospicua selezione di testi inediti (il poema in diciassette strofe che apre e che dà il nome al volume, l’intensa, potente e dolorosa poesia metafisica La Deriva dei Santi, il poema in prosa La Morte Accesa, la parabola esistenziale Il Barcaiolo, la lettera in forma di citazioni Lettera a un Amico, il lungo frammento mistico-filosofico-sapienziale La sottile riga rossa) raccoglie, attraverso una ricca e strutturata antologia, le diverse stagioni della produzione del poeta accompagnando il lettore verso la scoperta di un mondo letterario unico e singolare dove si toccano e si armonizzano temi e forme spesso lontane e contrastanti tra loro ma che trovano sempre, come altissime esplosioni d’Essere nella notte del Senso, il loro centro all’interno di una profonda ed ispirata ricerca dell’Essenziale e del Necessario, del Fatidico e del Sublime, del fugacemente Fragile e dell’Eterno...

Oltre alle storiche interpretazioni di Giuseppe Panella che fanno da lucente (Post-) Presagio al testo si trova, a conclusione di questo viaggio Iniziatico ed Oracolare, una preziosa sezione di testi critici scritti da alcuni importanti teorici e studiosi di Letteratura (Matilde Guarducci, Elena Ferretti, Tommaso Santi) che illuminano il cammino del lettore come delle autentiche e purissime lanterne magiche.

Nel 2017, con Contro-Verso: il Disperante Canto del Caos, vince il terzo posto al Premio Letterario Internazionale Città di Cattolica – Pegasus Literary Awards 2017. Al prestigioso concorso (che vanta l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, l'Alto Patronato della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l'Alto Patronato del Ministero dei Beni Culturali) concorrono più di 1600 autori proveninti da tutto il mondo e pubblicati dalle più importanti case editrici come: Mondadori, Rizzoli, Bompiani, Mursia, Piemme e Newton & Compton. Il Premio viene vinto dal libro del grande scrittore e regista Pupi Avati e dietro Lastrucci, che è l'unico scrittore della cinquina dei vincitori ad essere premiato con un volume quasi interamente di Poesia, si trova il romanzo Mondadori di Maxima e Ghirardelli e, al quinto, il libro di Luca Lombroso: per anni ospite fisso del popolare programma televisivo “Che tempo che fa” di Fabio Fazio. Tra i partecipanti si annoverano nomi del calibro di Francesco Carofiglio (romanzo, Piemme) e Giulio Massobrio (romanzo, Bompiani). A confermare il prestigio del riconoscimento ci pensa l'albo d'oro del Premio dove si trovano importanti nomi della Cultura italiana come Magdì Allam, Roberto Gervaso, Vince Tempera, Hafez Haidar, Gabriele Nissim, Sergio Zavoli. La giuria – composta da scrittori professionisti, giornalisti della RAI e docenti universitari  conferma il valore del durissimo lavoro di ricerca che lo scrittore pratese ha fatto nel corso di quasi vent'anni sulle infinite potenzialità della lingua italiana, sia in prosa che in versi, e dell'alto nitore del suo impegno letterario: unico nel panorama dell'editoria italiana.