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Arte |
IL FONTE BATTESIMALE DELLA PIEVE DI SAN GIUSTO IN PIAZZANESE |
Collana Arte & Restauri
A cura di Maria Grazia Vaccari
Presentazioni Cristina Acidini e Antonio Paolucci
Testi di Rodolfo Abati, Andreina Andreoni, Daniele Angellotto, Giovanna Agosti, Fabio Gurrini, Beatrice Falconi, Giancarlo Gentilini, Anna Gross, Eva Mentelli, Rosanna Moradei, Maria Grazia Vaccari
Foto di Paolo Tosi e Giorgio Misirlis |
Una chiesa di campagna, ma di patronato illustre, ha un fonte battesimale in terracotta invetriata attribuibile a Benedetto Buglioni e databile all’inizio del Cinquecento. Il fonte, nel giro esagonale delle formelle istoriate che raccontano gli episodi salienti dell’infanzia e dell’apostolato di San Giovanni Battista, è un piccolo capolavoro di efficacia catechistica e di sapienza teologica. Ed è anche un piccolo capolavoro di misura architettonica, di eleganza formale, di sobrietà decorativa nelle dominanti di azzurro e di bianco, appena toccate di verde, di giallo, di bruno. Il fatto che arredi ceramici simili siano presenti nella provincia toscana dimostra che fra Quattrocento e Cinquecento gli standard di qualità, il gusto e la cultura dei committenti erano ovunque alti in questa parte d’Italia: nelle città maggiori come nel territorio. C’è stato un tempo in cui la bellezza era dappertutto e improntava di se anche le forme minori o seriali del fare artistico. Il fonte battesimale della Pieve di San Giusto in Piazzanese è in grado di dimostrarcelo come meglio non si potrebbe. Questo libro ce lo racconta e ci guida ad una conoscenza non comune di materiali, tecniche costruttive, significati dell’opera e progetto di restauro. |
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